Fate un esperimento: cercate con Google “creativity traits” e guardate che cosa vien fuori.

Fast Company mette in fila dieci punti, segnalando che si tratta di caratteristiche di personalità contraddittore, paradossali. Ecco i tratti: 1) Grande energia fisica ma propensione alla quiete e al riposo; 2) acutezza e candore; 3) Giocosità e disciplina, responsabilità e irresponsabilità; 4) Immaginazione e fantasia alternate a un radicato senso della realtà; 5) Estroversione e introversione, simultaneamente; 6) Compresenza di umiltà e orgoglio; 7) Tendenza a uscire dagli stereotipi di genere (uomini più femminili, donne più maschili); 8) Conservazione (nel senso del radicamento in una cultura) e ribellione; 9) passione e contemporanea obiettività sul proprio lavoro; 10) Apertura e sensibilità, che generano molta pena e molta gioia.

Si potrebbe cominciare con una provocazione, sostenendo che le imprese creative teoricamente non esistono, tanto che dibattere sul fatto che si debbano definire “creative” o “culturali”, e quale dei due termini sussuma l’altro, suona come una questione di lana caprina. Ma in effetti l’ambiguità lessicale non fa altro che confermare la provocazione: esse formalmente non esistono, non trovano rispondenza legislativa, specificità burocratico-amministrativa, né spazio nella letteratura ufficiale, perché in effetti nessuno sa esattamente definirle – ben oltre il livello lessicale – e quindi da dove cominciare per censirle, regolarle, e di conseguenza nominarle in modo omogeneo.

A Lecce dal 24 al 28 settembre torna Artlab 13, l'appuntamento aperto al mondo della cultura che accoglie più di settanta tra esperti e operatori da ogni parte d'Italia ed Europa e coinvolge imprese, amministrazioni pubbliche e numerosi Sindaci.

L’ottava edizione si concentra su tre punti cardine: Territori, Cultura e Innovazione. Una triade che vede al centro la cultura, risorsa per portare innovazione nei territori, che ha comunque bisogno di essere rinnovata affinché sia sempre più sostenibile, coinvolgente, partecipativa, radicata e sempre più parte attiva di processi di sviluppo territoriale e di crescita economica. Ciascun tema si sviluppa in un percorso che prevede momenti di networking, conferenze, attività di formazione, colloqui con consulenti e attività culturali.

La cultura è l’insieme di conoscenze che formano la personalità e la capacità critica di un individuo, l’insieme di conoscenze proprio di un intero popolo e, infine, l’insieme delle sue credenze e tradizioni. Dentro al concetto di cultura, dunque, c’è anche identità, capacità, espressione di sé come persone e come comunità, progetto, immaginario, memoria del passato e proiezione nel futuro, evoluzione, orgoglio e senso di sé e mille altre cose.

Se tiriamo via la cultura, i popoli e gli individui si riducono al proprio essere fenomeno biologico. Ciò per dimostrare ancora una volta che la cultura è tutto tranne che una faccenda noiosa, inutile, antipatica e che “non si mangia”, anche se spesso, da chi poco la frequenta, viene presentata così. La cultura è quel che noi siamo e saremo, e viceversa.

La cultura cambia. Si evolve. Ma, mentre l’evoluzione darwiniana riguarda la trasmissione di geni (con le loro mutazioni e l’affermarsi degli individui e delle specie più adatte), l’evoluzione culturale riguarda la cosiddetta trasmissione di memi, cioè di informazione trasmessa da un individuo all’altro mediante mezzi comportamentali.

L’etimologia di meme di deve al biologo evoluzionista Richard Dawkins che ha abbreviato la parola "mimeme", che deriva dal la parola greca "mimema" che significa "qualcosa imitato".

In questa pagina trovate l'elenco dei siti di crowdfunding operativi in Italia. Si tratta di servizi fondati nel nostro paese, liberamente accessibili ai giovani artisti e creativi, sui quali – nella maggior parte dei casi – sono già state condotte con successo campagne di raccolta fondi. Per ogni piattaforma, vengono indicati link, anno di fondazione e alcuni dati informativi sulla natura del servizio, il target, i parametri economici.